Tanti sono i luoghi segreti a Roma che passano molto spesso inosservati agli occhi di molti. Uno di questi è custodito nel rione Celio a soli due passi dal Colosseo dove c’è un luogo mistico e segreto, si tratta della Basilica dei Santi Quattro Coronati un’oasi nel cuore della città eterna. Il complesso con il suo aspetto imponente, sembra una fortezza circondata da possenti mura, un luogo dell’anima dove è possibile incontrare Dio nella bellezza, in uno degli edifici più importanti della storia del medioevo a Roma che si è conservato in tutta la sua bellezza ed unicità.
La Basilica fu costruita nel 499 su una residenza aristocratica romana collocata lungo la via Tuscolana poi divenne un monastero benedettino poi un Palazzo Cardinalizio fondato da Papa Pasquale II nel 1138 ed infine nel 1564 un orfanotrofio affidato alle monache di clausura Agostiniane che si ispirano da sempre alla regola di Sant’Agostino.
Il suo nome è dedicato ai quattro soldati martirizzati Severo, Severiano, Carpoforo e Vittorino colpevoli di non aver voluto giustiziare quattro scultori che si erano rifiutati di scolpire la statua di un idolo pagano.
Il convento è famoso per ospitare un ciclo di affreschi così straordinario risalente alla seconda metà del ‘200 che non si conosceva fino ad allora, in quanto impossibile da visitare essendo la zona interamente di clausura.
Oltrepassare l’arcata d’ingresso ed entrare all’interno delle sue poderose mura è davvero un’esperienza unica, l’ambiente più prestigioso del palazzo cardinalizio, dove si svolgevano banchetti, ricevimenti e si amministrava la giustizia, è l’Aula gotica, al primo piano della Torre Maggiore. Come si evince dal nome, è uno splendido esempio di architettura in stile gotico, che custodisce uno straordinario ciclo pittorico alle pareti, capolavoro del XIII secolo.
Gli affreschi policromi, rimasti nascosti per secoli sotto strati di tinte successive, offrono uno straordinario esempio in cui la tradizione bizantina si fonde con il recupero della classicità antica e con la cultura gotica: compaiono figure umane, che si stagliano su un prezioso sfondo blu e che rappresentano i dodici mesi, al di sopra dei quali sono raffigurate le Arti con le Quattro Stagioni. C’erano anche i Segni Zodiacali, oggi purtroppo perduti. Tra gli altri elementi di rilievo del complesso sono da ammirare i capitelli della chiesa, provenienti da altre costruzioni antiche; l’abside che abbraccia tutte e le tre le navate, unico esempio a Roma; i matronei della chiesa; l’Oratorio di San Silvestro e i suoi affreschi duecenteschi che rappresentano le Storie di Papa Silvestro e dell’Imperatore Costantino I.